Il mio cane è buono“. Quante volte abbiamo ascoltato questa frase, probabilmente qualche volta l’abbiamo pronunciata noi stessi davanti a un umano e al suo amico a quattro zampe. Purtroppo, però, questa affermazione non offre informazioni davvero utili ai nostri interlocutori: la bontà indica un insieme di qualità che fanno capo alla sfera morale. Ma la moralità nel cane è assolutamente diversa rispetto a quella umana. Un cane, anche quando arriva a uccidere, non lo fa per cattiveria, ma per istinto, spinto dalla fame o dalla paura.

Quindi, come possiamo descrivere il carattere del nostro amico a quattro zampe?

Le 10 doti caratteriali del cane

Per capire come farlo in modo oggettivo mi ha aiutato un libro, che sto leggendo proprio in queste settimane: Manuale di educazione cinofila – Le basi scientifiche, il servizio professionale, gli esercizi pratici per una migliore relazione con il cane di Aldo La Spina.

Il carattere del cane può essere definito secondo 10 doti caratteriali:

  • il temperamento, che corrisponde al tempo di reazione a uno stimolo esterno, piacevole o spiacevole. Si parla anche di reattività;
  • la tempra è la capacità di sopportare stimoli spiacevoli, fisici e/o mentali;
  • l’attenzione, cioè l’abilità nel saper mantenere il focus su un determinato stimolo ambientale, senza perdere la concentrazione;
  • la vigilanza permette di individuare un pericolo in poco tempo per se stessi o la propria famiglia;
  • la combattività o aggressività permette al cane di rispondere a uno stimolo spiacevole con atteggiamento di lotta;
  • la possessività è l’attitudine del cane a sentirsi padrone di un oggetto, un luogo, una persona, del cibo. Tutti questi elementi possono essere chiamati anche risorse ;
  • la curiosità è la tendenza a interessarsi a situazioni, oggetti, animali o persone nuovi con energia ed entusiasmo;
  • la docilità è quella caratteristica che permette al cane di accettare la condizione di superiorità dell’uomo in determinate situazioni;
  • la sociabilità è la qualità di inserirsi in un gruppo di persone e animali con approccio positivo;
  • la socievolezza indica il grado di attrazione del cane verso l’uomo .

Tutte queste doti vivono in ogni cane, ovviamente con gradi diversi che vanno dal basso all’alto.

Attenzione tutti i cani sono quindi aggressivi, ma non come pensate!

Spesso si usa erroneamente questo termine, non sapendo che la combattività fa parte dell’istinto di sopravvivenza dei cani. Insieme alla vigilanza, all’attenzione e alla tempra, l’aggressività potrebbe anche permettere al cane di individuare un pericolo reale e difendersi. Diverso è se l’aggressività è fuori controllo, fino ad arrivare a essere apparentemente immotivata nel caso in cui ci sia una reale patologia. Nel primo caso ci si può rivolgere a un istruttore esperto in recupero comportamentale, nel secondo sarà necessaria anche la figura di un veterinario comportamentalista.

Com’è il carattere del mio cane?

In base a questo elenco è possibile descrivere il nostro cane in modo più dettagliato e utile e selezionare le situazioni in cui farlo interagire con cani e umani.

Parlando di Lady nello specifico potrei dunque dire che ha:

  • un temperamento alto;
  • una tempra media;
  • attenzione e curiosità medio-alte;
  • una vigilanza media;
  • una aggressività media nei confronti dei suoi simili;
  • una possessività medio-alta;
  • un’alta docilità;
  • una sociabilità media (più bassa nei confronti dei suoi simili) ma una socievolezza alta, perché dopo l’aggressione ha perso fiducia nei cani ma non è diventata più aggressiva anche nei confronti delle persone, con cui invece si mostra solitamente docile e ben disposta all’interazione.

Casi concreti: ecco come gestisco alcune situazioni nella quotidianità

Davanti quindi a una persona che mi chiede di accarezzare il mio cane, spesso acconsento perché so che non le dà fastidio. Ovviamente mi assicuro che venga fatto nel modo giusto e che soprattutto mi venga chiesto di accarezzarla, affinché non vengano violati i nostri spazi e momenti. Talvolta veniamo fermate mentre stiamo per attraversare la strada o durante l’addestramento: e beh, se sei tra queste persone, ti prego di non farlo più d’ora in poi.

Diverso è se un altro padrone mi chiede di farle conoscere il suo cane: sono costretta a studiare molto più attentamente la situazione, perché conosco Lady e so che potrebbe non gradire l’incontro. Non mi limito quindi a chiedere se il suo cane è maschio/femmina ed è buono, ma chiedo piuttosto se è molto giocherellone (per non dire invadente) e ben socializzato. I cani con forte tempra, temperamento e docilità potrebbero essere un insegnamento per Lady, perché rispettando i suoi spazi e tempi potrebbero regalarle il ricordo di un’interazione positiva. Con questo metodo, piano piano, ho visto passi da gigante mentre Lady si rapporta con i suoi simili, permettendoci di passare nuovamente dei momenti sereni anche quando siamo in passeggiata all’aperto.

Quando mi rapporto con altri cani in presenza di Lady, anche nel caso siano suoi “amici”, cerco sempre di non superare il “confine”, mostrandomi eccessivamente presa o affettuosa nei confronti dell’altro 4 zampe. L’obiettivo è non far scattare in lei il senso di possessività. Potrebbe reagire mettendosi in mezzo, abbaiando o ringhiando. Spesso, soprattutto se conosce l’altro cane, non fa nulla, mi guarda solamente con il musetto desolato, e mi dispiace provocarle un “dolore”.

Cosa faccio invece quando Lady manifesta la sua possessività in casa, specie nei confronti del letto o del divano? Lei ama stare con noi nei momenti di relax, a volte però occupa tutto lo spazio. Soprattutto quando mio marito le chiede di scendere per sedersi, talvolta ha fatto un piccolo ringhio o abbaio (con l’intento di allontanarlo, ovviamente, non di fargli del male). In quel caso cerco di intervenire sempre anche io, per farle capire l’errore e che deve lasciare spazio anche agli altri. Se scende subito la premiamo con carezze e premietti, perché ogni traguardo va sempre festeggiato.

Ricordate: ogni cane è diverso!

Ho riportato dei casi pratici per farvi capire che conoscere il proprio cane veramente può aiutarvi a gestire determinate situazioni “scomode”. Ma sicuramente i vostri cani saranno diversi da Lady: il carattere dipende in parte dall’indole, in parte dalle esperienze di vita. Certamente questa guida può aiutarvi a capire meglio il vostro amico a 4 zampe, ma se avete problemi di gestione, il mio consiglio è sempre quello di rivolgervi a una figura esterna esperta: potreste conoscere aspetti del vostro cane che avevate sempre ignorato.

Informazioni sull'autore

Ciao, mi chiamo Marina, sono una giornalista con la passione per i cani. Da poco tempo ho deciso di cambiare vita e lavoro. Sto studiando per diventare educatrice cinofila e insegnare alle persone come comunicare in modo corretto con il proprio amico a quattro zampe.

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