Lo avete riconosciuto tutti: questo è il celebre inizio de “La carica dei 101“. Questo film della Disney è uscito nel 1961, eppure svelava già una grande verità: cani e padroni si assomigliano! Ma in che senso?

Spesso mi capita di scherzare con mio marito, dicendo che io e Lady abbiamo “le stesse orecchie” perché il colore del suo pelo e dei miei capelli è simile. In realtà la somiglianza tra cane e umano di riferimento raggiunge spesso dei livelli più profondi, come spesso ha dimostrato anche la scienza.

Uno studio riportato dalla rivista Personality and Individual Differences mostra come i cani, essendo animali sociali e sensibili, tendano ad assumere dei tratti della personalità dei loro padroni. I nostri amici a quattro zampe, quindi, si adattano alla nostra vita e al nostro umore.

Cosa significa questo praticamente? Che se un padrone è “ansioso” davanti a un incontro tra cani, anche il suo quattro zampe probabilmente lo sarà, finendo con l’assumere talvolta atteggiamenti mal interpretabili. Così come un umano attivo e non amante della routine tenderà ad avere un compagno di vita più curioso e propenso al cambiamento.

Come possiamo influenzare positivamente il nostro cane?

Dovremmo creare un ambiente stimolante e una routine sana (sì routine non è necessariamente una brutta parola) per il nostro cane, imparando a conoscere le sue reali esigenze.

Secondo Angelo Vaira, esperto della comunicazione tra umani e cani e inventore del metodo Thinkdog, i bisogni principali del cane sono essenzialmente sei. Eccoli di seguito riportati:

  • bisogni fisiologici ➡️ mangiare, bere, dormire e muoversi. Tutto ciò che è legato alla sopravvivenza;
  • bisogni di sicurezza ➡️ il cane necessita di sapere che non è solo e che qualcuno lo “protegge”. Attenzione a non diventare iper-protettivi, anche quello non va bene;
  • bisogni di appartenenza ➡️ il cane è un animale sociale, che tende quindi a voler vivere in un contesto familiare. Questo non significa che voglia e debba stare sempre appiccicato a noi e viceversa. Ricordiamo i primi due bisogni di riposo e sicurezza;
  • bisogni di accreditamento ➡️ il cane vuole sentirsi importante e parte della nostra vita. Se ha fatto bene qualcosa, diciamoglielo;
  • bisogni di varietà ➡️ un cane necessita di avere una vita sempre diversa, frequentare posti, persone e cani nuovi. Attenzione, però, questo non significa che non debba avere una routine. Sconvolgere la sua vita di colpo, solo perché ce lo dice il nostro educatore, potrebbe diventare addirittura controproducente. Ogni traguardo si raggiunge con calma! Un cane “abitudinario” potrebbe stressarsi eccessivamente frequentando posti sempre diversi, a maggior ragione se non adatti a lui (penso che se portassi Lady in un centro commerciale con tante persone, farebbe senza dubbio un’esperienza non convenzionale, ma non sarebbe felice);
  • bisogni di realizzazione ➡️ ogni cane è un essere unico con qualità proprie. Sicuramente conoscere la razza o i discendenti nel nostro amico a quattro zampe può aiutare a individuare le sue doti e organizzare delle attività che lo aiutino appunto a realizzarsi.

Quindi vien da sé che per rendere il nostro cane felice dobbiamo dargli da mangiare del cibo di qualità (meglio se naturale), garantirgli spazi e tempi di riposo adeguato (sapevi che un cane dorme in media 14 ore al giorno? Questa cifra può cambiare a seconda dell’età, della razza e dello stato di salute), passeggiate giornaliere (anche se vive in una casa con giardino), attività che mirino a sviluppare le sue doti intrinseche e a mantenerlo attivo mentalmente e fisicamente. In generale dobbiamo offrirgli tempo di qualità.

Quando il tempo è di qualità? 🤔

Quando viviamo nel qui e ora. Se passeggiamo con il nostro cane, ma abbiamo la testa sullo smartphone, ci stiamo perdendo qualcosa. Questo atteggiamento, se ripetuto nel tempo, potrebbe non far sentire il cane protetto e abbastanza importante, finendo con l’influenzare negativamente la relazione tra cane-padrone e il rapporto con i suoi simili. E no, non ci sta facendo un dispetto se abbaia contro un altro cane, ma ci sta comunicando un disagio ad alta voce, perché diversamente non ce ne saremmo accorti.

Insomma, per influenzare positivamente il comportamento del nostro cane dobbiamo in primis cambiare noi stessi, sforzandoci di modulare le nostre ansie e paure, trovando il tempo di fare attività insieme. Il cane è un essere senziente che ha molto da insegnarci.

Quando anche il destino ci mette lo zampino: il match perfetto

Ebbene sì, io e Lady abbiamo un carattere simile: siamo pigre, ma amiamo stare all’aria aperta, in spazi ampi e tranquilli. Non importa se sia un bosco, campagna o una spiaggia immensa, se ci sentiamo libere, siamo felici. C’è un’altra cosa, però, che ci lega e probabilmente ha influenzato il nostro rapporto nel bene e nel male.

Quando parlo delle prime settimane insieme a Lady, le descrivo sempre come un incubo: non era solo spaventata dal mondo, stava fisicamente male. Fin dalle prime settimane è capitato che avesse degli episodi di febbre inspiegabile, attacchi di diarrea e vomito, letargia. I veterinari inizialmente hanno motivato tutto con lo stress: per lei passare dalla vita di campagna alla vita di città era stato sicuramente un grosso cambiamento. Per lungo tempo questa teoria sembrava essere più che plausibile. Anche io avevo convissuto tutta la vita con i problemi di pancia e sapevo che in periodi di stress potevano acuirsi. Mi ripetevo:

Ehi, è normale!

Continuavo quindi a cambiarle marca di croccantini per risolvere la sua continua inappetenza, cercando quello più gustoso ma che non le facesse male. Spendevo tantissimi soldi in visite dal veterinario. Poi, però, c’è stato un momento in cui non è sembrato più normale. Dopo una vacanza in Puglia, in cui avevo cambiato ben due marche di croccantini in poche settimane, Lady ha iniziato a stare veramente male: vomitava dopo ogni pasto, anche per più volte consecutive. Ѐ iniziato, quindi, il nostro lungo pellegrinaggio in varie cliniche veterinarie di Roma tra flebo, ecografie, analisi del sangue. A un certo punto, in una di queste strutture, è stata finalmente presentata la soluzione: e se fosse una IBD o patologia simile?

Cosa sono le IBD?

La sigla IBD sta per Inflammatory Bowel Disease, cioè Malattie Infiammatorie dell’intestino. La più famosa in assoluto è il Morbo di Crohn, che può colpire qualsiasi tratto dell’intestino, dalla bocca all’ano. Ci sono però altre condizioni simili, come la colite eosinofila, non una vera IBD, ma comunque una malattia cronica autoimmune causata da un’erronea infiltrazione delle cellule eosinofile nelle parenti dell’intestino. Queste due condizioni sono molto comuni nei cani.

Da quel momento in poi, la parola IBD è entrata nella mia vita per sempre: ho sentito fin da subito che fosse la strada giusta. Ci sono voluti anni per trovare gli specialisti giusti, capaci di ascoltarci e comprenderci. Lady da circa 5 anni segue una dieta casalinga progettata per lei, che tiene conto delle sue multiple allergie alimentari, prende integratori giornalmente, cerco di evitarle per quanto possibile delle situazioni stressanti.

Quanto è difficile vivere con un cane così? Molto. Mi sono pentita di aver adottato una trovatella da un rifugio? Mai, perché quello stesso cane mi ha salvato la vita (più di una volta).

Grazie alla storia di Lady, ho scoperto di soffrire anche io della stessa malattia intestinale. Tale cane, tale umana. Ѐ stato il destino a portare Lady nella mia vita? Assolutamente sì.

Informazioni sull'autore

Ciao, mi chiamo Marina, sono una giornalista con la passione per i cani. Da poco tempo ho deciso di cambiare vita e lavoro. Sto studiando per diventare educatrice cinofila e insegnare alle persone come comunicare in modo corretto con il proprio amico a quattro zampe.

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1 commento

  1. […] Mentre sfogliavo una trentina di foto su Whatsapp, è apparsa lei: Lady. Era in una posizione estremamente elegante, tipica dei cani da caccia. Immediatamente mi è saltata all’occhio la somiglianza con Zoe, il cane dei miei suoceri. Allora mi sono detta: “Forse non è detta l’ultima parola. Se anche il mio fidanzato nota questa cagnolina, Lady farà parte della nostra famiglia”. E così è stato: non solo il mio compagno l’ha vista tra mille, ma ha fatto anche il mio stesso commento: “Ehi, sembra Zoe in questa foto”. Il destino quindi aveva previsto per noi qualcosa di diverso, solo dopo molti anni avrei capito il perché. […]

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